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Un nuovo viaggio con…figlio in spalla Una settimana a Stoccolma con mio figlio

di Alessandro
Tempo di lettura: 3 minuti

Sono passati diversi mesi dall’ultimo articolo e poco più di un anno dall’ultimo viaggio (anche se un mese fa un weekend a Vienna ci è scappato).

No, non mi è passata la voglia di viaggiare, ma come si dice in queste occasioni, ho intrapreso un nuovo “viaggio”: sono diventato papà.
Il viaggiare con un neonato spaventa gran parte dei neo genitori, ma dopo ricerche e consigli vari, abbiamo scelto una città a misura di neonato e non troppo lontana: Stoccolma.
Dopo l’ultimo viaggio lungo tutta l’Islanda (qui il resoconto) di nuovo una scelta di cuore che cade sulla Scandinavia.

Questa volta l’organizzazione la fa da padrona: appartamento e non hotel/ostello, valigia da imbarcare pronta con tutto il necessario per il piccolo (ah dimenticavo, ha 8 mesi e si chiama Cristiano), pannolini, pappe pronte e un bel passeggino di quelli da viaggio.
Si parte tra un paio di giorni e rimarremo una settimana che come primo viaggio per il piccolo ci può stare.

PERCHÉ STOCCOLMA?

Stoccolma è una città a misura di neonato perché offre una vasta gamma di servizi e attività adatte ai bisogni dei bambini piccoli. La città è molto attenta alle esigenze delle famiglie con bambini e offre molte strutture pubbliche come parchi giochi, aree verdi e spazi aperti.
Inoltre, molti ristoranti e caffè della città offrono menù per bambini e spazi per cambiare i pannolini.
In generale, la città è molto ben organizzata, pulita e sicura, il che rende più facile e confortevole viaggiare con un neonato.

E poi perché Stoccolma è una città affascinante che offre una combinazione unica di storia, cultura, architettura e bellezze naturali. Vi sono numerosi musei di fama internazionale, come il Museo Vasa, che ospita il relitto di una nave del XVII secolo, il Museo ABBA dedicato alla celebre band svedese, e il Museo Nobel, dedicato al premio Nobel.
La città è anche nota per i suoi edifici storici, tra cui il Palazzo Reale e la Cattedrale di Stoccolma, e per la pittoresca Gamla Stan, la città vecchia con le sue strade acciottolate e le casette colorate.

Mi sembrano tutti ottimi motivi.

SI OK, MA PERCHÉ?

Una domanda che mi hanno posto più volte mentre organizzavo il viaggio è perché partire con un neonato? Ci tengo a precisare che i nonni si sono offerti di tenerlo mentre potevo girare Stoccolma libero da passeggino o dal cambio pannolino.

Il primo viaggio che ricordo fu in macchina da Roma fino a circa 10 km dal Circolo Polare Artico (sempre la Scandinavia presente nella mia vita). Avevo circa 4/5 anni e i miei genitori vollero partire e vedere fin dove potevano arrivare.
Fu quel primo viaggio che mi mise davanti alla faccia il “mondo”, la sua grandezza, i suoi milioni di colori e odori. Fu quel viaggio che mi lasciò dentro la voglia di vagabondare di continuo e scoprire il più possibile.
Vorrei che questa sensazione arrivasse anche a mio figlio.

Sono consapevole che per un bambino di 8 mesi poter ricordare Stoccolma che faremo è altamente improbabile, ma il viaggio offre una varietà di stimoli sensoriali che possono aiutare a migliorare le capacità cognitive e sociali del bambino. Inoltre, viaggiare con un neonato può aiutare a creare un forte legame familiare, sviluppando la fiducia e la comunicazione tra noi tre.
Infine, far viaggiare Cristiano fin da subito può aiutare noi a sentirsi più sicuri e a prendere confidenza nella gestione delle esigenze del bambino anche in situazioni nuove e diverse dalla routine quotidiana.

Sarà sicuramente un viaggio diverso da tutti quelli che ho fatto finora (d’altronde, quale viaggio non è diverso da quello precedente?!).
È un’opportunità per creare ricordi speciali e condividere momenti preziosi insieme.
Inoltre, viaggiare con un neonato può aiutare a sviluppare il suo senso di curiosità e apertura mentale fin dai primi mesi di vita.

E voglio che cresca con la curiosità di esplorare il mondo, e questo viaggio a Stoccolma è solo l’inizio di un’avventura che spero continuerà per tutta la sua vita.

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