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Siem Reap – 18/20 dicembre 2015

di Alessandro

18 dicembre

È bastata un’ora di volo. Un mondo diverso, completamente. La Cambogia non è lontanamente simile al limitrofo Vietnam.
Ci sono alcune caratteristiche che saltano subito all’occhio: è buia. Tanto. Nelle vie principali non ci sono lampioni, le strade sono dissestate e poco asfaltate anche in centro. I cambogiani sono felici. Molto più dei vietnamiti. Se la prendono con calma in tutto, sia nel darti la stanza, sia a prendere un ordine per la cena che a portarti il conto. È scritto tutto in lingua khmer. Neanche l’ombra della traduzione in inglese, ma i prezzi sono segnati tutti in dollari e la valuta usata per la maggiore è proprio la moneta americana.

19 dicembre

Siem Reap non offre nulla di giorno. Quasi come Saigon, questa è una cittadina che vive solo di notte.
La mattina per le vie del centro girano gli abitanti del luogo e qualche tuk tuk con i turisti. Regna una pace meravigliosa che mette tranquillità fino all’inverosimile. La temperatura si aggira intorno ai 30 gradi ma la mattina non c’è umidità e girare è davvero gradevole.
Per essere la seconda città della Cambogia, Siem Reap è forse paragonabile alla città più sperduta del Vietnam: le case, i negozi ed i ristoranti sono fatiscenti e cascano a pezzi, in molti girano scalzi, la città è sporca fino al limite estremo.
Ma tutto questo racchiude una bellezza difficile da descrivere.
L’attrazione principale sono i templi di Angkor e tutti vengono da queste parti per visitarli. Lo farò anche io. Ma non oggi. Questa mattina voglio entrare in contatto con Siem Reap e vedere cos’altro può offrire. Sempre che possa.

La vivace street pub (che ieri sera pullulava di stranieri) oggi è più rilassante. Molta meno gente ed un clima più europeo che sud-est asiatico. Ad angolo con questa strada c’è il mercato: un vero gioiello di caos. Non si capisce dove iniziano e finiscono i banchi. La sezione del cibo è entusiasmante: odori mai sentiti in vita, ci si trova di tutto, dalla frutta alla carne, dal pesce agli insetti.
Piccola nota. La Cambogia è famosa per il mercato degli insetti, si mangiano tutto. Le cavallette sono un piatto prelibato, come anche gli scorpioni, i centopiedi ed i ragni.
I guidatori di tuk tuk sono ovunque, insistono per farvi girare la città per pochi dollari, non esistono taxi da queste parti e le carrozze con la moto attaccata ne prendono il posto.
Sorpresa di Siem Reap è la polizia turistica. La città ne è piena, sicuramente è un posto tranquillo (quasi come il Vietnam) ma nelle strade più buie sono sempre lì a chiedervi se avete bisogno di aiuto.
Della Cambogia si sa ben poco a livello storico, soprattutto in questa zona. La dinastia dei Khmer Rossi che hanno governato lo stato fino alla fine degli anni ’80 ha praticamente massacrato quella parte di popolazione che non voleva vivere sotto le sue angherie. Dal 1000 al 1980 sono cambiate le armi con le quali si combatteva e negli ultimi 50 anni la foresta cambogiana è stata riempita di mine antiuomo (qualsiasi ostello, centro turistico o altro ti informa di stare particolarmente attento se percorri una strada non battuta). La città è piena (e rimango nell’eufemismo) di uomini e donne mutilate dalle mine.

La sera non mi sono privato di una tipica cena cambogiana a base di insetti: cavallette, tarantole, bacarozzi, vermi e formiche. Dopo il primo impatto di completo disgusto, devo ammettere che non erano così male. Magari non le rimangerò. Però almeno ho provato.

20 dicembre

Le due attrazioni che sono a distanza percorribile a piedi dal centro di Siem Reap sono il Wat Preah Prom Rath e il Wat Damnak. La bellezza di questi due templi (estremamente differente tra loro) è ancora di più apprezzata dalla mancanza totale di turisti che si riversano verso Angkor.
Da domani mi prendo 3 giorni per andarci anche io. Folle permettendo.

PENSIERI FINALI

  1. Cambiate la moneta che avete in dollari. Non è la valuta officiale, ma tutto e in qualsiasi posto è scritto in dollari. Calcolate che il cambio con il Riel Cambogiano è di 1 dollaro a 4.000 Riel. E non cambia da anni.
  2. La Street Pub di sera è il posto più cool della città, ma i prezzi sono duplicati rispetto qualsiasi altro ristorante o pub a Siem Reap.
  3. Provate un pasto a base di insetti. In molti li vendono le strada e ve li cuociono sul momento. Se siete troppo impressionabili ci sono un paio di ristoranti in città che ve le servono in maniera più “coinvolgente”.

Distanza percorsa: 25 km

Tempo: 3 giorni
Mezzo di trasporto: Piedi
Soldi spesi: 35 dollari

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