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La traversata del Conero | Trekking | Marche

di Alessandro

La traversata del Conero

La Traversata del Conero è uno dei percorsi più affascinanti che il trekking in Italia possa fornire. Questo angolo di meraviglia nelle Marche vi affascinerà per le belle spiagge protette dalla roccia, come quella delle Due Sorelle, i boschi incantanti e le rocce a picco sul mare.

Un’escursione al Parco del Conero tra panorami a 360° e macchia mediterranea. La traversata da sud a nord del Monte Conero ci porterà a conoscere il Parco in tutte le sue sfaccettature: la natura, la geologia e la storia.

Undici chilometri di percorso con un dislivello di 400 metri, è anche conosciuto come il sentiero numero 301 del Parco del Conero.

Con partenza da Poggio, si inizia subito a salire all’ombra di pini e lecci: siamo nel versante nord del Monte Conero, qui la vegetazione è simile a quella che si ritrova in Appennino, con presenza abbondante di ornielli, carpini e frassini. Poco dopo si raggiunge Pian Grande, dove si può ammirare uno stupendo panorama della sottostante Baia di Portonovo. Ora il sentiero è pianeggiante ma poco dopo riprende a salire debolmente verso Pian di Raggetti. Qui è già possibile fare una doppia deviazione: o salire verso il Belvedere Nord con punto panoramico ancora su Portonovo, oppure proseguire in piano fino alle Grotte Romane, importante sito archeologico del Conero, teatro di numerose storie e leggende.

A Pian di Raggetti il panorama si apre sul sud delle Marche, quando il cielo è limpido si vedono gli Appennini fino ai Sibillini, al Gran Sasso e, a volte, alla Majella. Dopo una breve pausa si continua a salire in direzione della cima del Conero: la vetta, a 572 m di altitudine, non è raggiungibile essendo area militare, ma ci si arriva vicini. Prima di arrivare in cima alla salita, è possibile visitare le Incisioni Rupestri, sito archeologico risalente all’età del bronzo.

Dalla cima del Conero, si inizia a scendere. Il percorso è adesso su asfalto, ma durerà poco: arrivati alla Badia di San Pietro al Conero (risalente all’anno 1038, in stile romanico) si riprende il sentiero e saremo immersi nella macchia mediterranea.

A metà discesa si può deviare verso la suggestiva Grotta del Mortarolo, oppure, più a valle, verso il Passo del Lupo, stupendo punto panoramico sulle Due Sorelle e sulla falesia dove nidificano falco pellegrino, passero solitario e rondone maggiore.

Scendendo ancora, in estate, possiamo deviare verso sinistra e in 40 minuti arrivare alla bellissima Spiaggia di San Michele e dei Sassi Neri, per un rinfrescante tuffo in mare. Oppure, proseguendo lungo il sentiero principale, si scende verso Fosso San Lorenzo dove, risalendo di 10 minuti la valle si arriva in una cava dove affiora il livello KT (uno strato roccioso che testimonia la scomparsa dei dinosauri) e poi Fonte d’Olio.

Per il ritorno ci sono autobus che passano con frequenza e ci riporteranno al punto di partenza del sentiero.

MONTE CONERO
(Provincia di Ancona)

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m. 572 s.l.m.
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Appennino umbro-marchigiano
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Secondo l’ipotesi più diffusa, il nome Conero significa “monte dei corbezzoli”, derivando dal greco κόμαρος (kòmaros), ossia corbezzolo, un albero mediterraneo molto diffuso nei boschi del Conero e che produce caratteristici frutti rossi localmente molto apprezzati.
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11 chilometri
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5 ore
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GALLERY

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