Reykjavík ci mette un po’ a farsi amare.
Dopo undici giorni in giro per la parte più selvaggia dell’Islanda, trovarsi nella capitale è uno shock: già all’ingresso, le strade a 4 corsie se paragonate a tutte le altre in giro per il paese mettono soggezione, enormi centri commerciali, fabbriche, hotel e ampie distese di case tolgono la vista a quella che fino a pochi giorni (ma anche ore) prima erano solo colate laviche, prati sterminati, cascate, montagne, cavalli, pecore e mucche.
II nome Reykjavik, traducibile dal norreno come “baia fumosa”, si dice sia stato dato dal primo colonizzatore dell’Islanda Ingolfur Arnarson, un esule norvegese arrivato sulle coste dell’isola attorno al 870 d.C., che scelse il luogo di fondazione della nuova città dopo aver lasciato andare alla deriva nell’oceano la base del suo trono di legno; la città venne così fondata nel golfo Faxaflói in una località ricca di camini geotermici e fumarole vulcaniche che segnarono il nome del nuovo centro abitato.

La prima tappa in un viaggio a Reykjavik non può che essere il suggestivo quartiere della “Vecchia Reykjavik” il cuore del centro storico della città e la parte più antica dell’area urbana, dove si trovano i musei più importanti e gli edifici governativi. In questa zona si trova anche il Tjornin, il laghetto al centro di Reykjavik.
Dopo questa immersione nella cultura islandese abbiamo raggiunto la piazzetta di Austurvollur, un suggestivo giardino molto frequentato dagli islandesi durante le giornate di sole, per rilassarci seduti in uno dei numerosi locali che si aprono sul lato nord della piazza. Sui lati della piazza si trovano anche l’Alþingi, l’elegante sede del Parlamento della Repubblica d’Islanda, e la cattedrale di Reykjavik, il cuore della chiesa luterana islandese, che vale la pena visitare per ammirare la struttura perfettamente restaurata in tipico stile nordico del XVII secolo.
Dopo un rapido pasto abbiamo passeggiato lungo la Skolavordustigur, la principale via dello shopping e dei locali più interessanti della capitale, famosa per le numerose gallerie d’arte che si trovano lungo tutto il suo tragitto. L’attrazione principale e imperdibile di Reykjavik si trova proprio alla fine della Skolavordustigur, la vertiginosa Hallgrímskirkja, la gigantesca chiesa luterana della città.
La chiesa è visibile da ogni angolo della città e il suo campanile di oltre 70 metri, che ospita un complesso di 29 campane di bronzo, è visitabile grazie ad un ascensore che permette di raggiungere una piattaforma panoramica dove è possibile ammirare il panorama della capitale ai piedi.
Saranno le basse casette colorate, sarà la calorosa ospitalità dei suoi abitanti in netto contrasto con le temperature gelide, ma Reykjavík splende di una luce completamente diversa rispetto a tutte le altre capitali europee.
Come detto, ci mette un po’ a farsi amare, ma alla fine è davvero un gioiello impossibile da dimenticare.
KM PERCORSI: 15
ORE DI VIAGGIO: –