Ami la natura e ti piacerebbe vivere il piacere di un viaggio lento tra i boschi, sulle montagne, magari alla scoperta di qualche piccolo borgo?
Per la maggior parte dei viaggiatori non c’è nulla di più emozionante di prendere uno zaino, mettersi un paio di scarpe comode e avventurarsi a piedi per il mondo. Ma come si organizza, esattamente un trekking?
Ecco l’articolo che stavate aspettando!
Partiamo subito da un presupposto che vi sconvolgerà: non esiste una guida per il perfetto trekking.
Nonostante ci siano alcuni aspetti da curare e da tenere in considerazione, prima di partire, la cosa importante da capire è che non esiste un piano di azione che vi garantirà di avere un trekking perfetto e senza errori.
Come mai? Semplice, perché ci sono una miriade di variabili che vanno tenute in considerazione ed è praticamente impensabile riuscire ad essere pronti a tutto. Potrebbe piovere o fare caldo, il sentiero potrebbe essere diverso da quello che vi aspettate, potrebbe essere interrotto ad un certo punto e costringervi a tornare indietro e così via. Insomma, come vedete ci sono diversi elementi che possono intervenire per sconvolgere i vostri piani e l’unica cosa che è realmente possibile fare è quella di prepararsi alle evenienze principali e accogliere con un sorriso ciò che non era stato previsto.
Primo consiglio: comincia piano.
Se non sei allenato ed il massimo tragitto che hai fatto è quello dal divano al letto, non è consigliabile iniziare a fare trekking sul K2. Ci arriverai (perché ricorda, nulla è impossibile e irraggiungibile), ma nel frattempo scegli un percorso più consono a te. Valuta il tuo livello, quindi la tua resistenza, iniziando a camminare intorno casa: prova con lo zaino pieno e le scarpe sulla pista ciclabile più vicina a te, una volta appurato il tuo livello di resistenza inizia dai percorsi più facili e dove puoi, in caso di emergenza, avere soccorso facilmente. Tempo fa abbiamo stilato un elenco dei cammini più belli da fare in Italia (qui il link).
Una volta scelto l’itinerario, cerca informazioni sul percorso. Dai soprattutto un’occhiata alla segnaletica, al dislivello, al periodo consigliato, alla durata del percorso.
Acquista una guida affidabile, trova una mappa che descrive l’escursione, cerca nei forum su internet: la rete è piena di informazioni. Altra cosa fondamentale da fare, una volta stabilita la data e il luogo del tuo trekking è controllare il meteo.
Controllare le previsioni del tempo ti consente di pianificare il tuo itinerario, scegliere con cura l’abbigliamento, decidere cosa mettere nello zaino.
Sul web puoi trovare molti servizi meteo, la maggior parte sono affidabili, affidati alServizio Meteo dell’Aeronautica Militare. Ricorda che tanto più le previsioni sono a lungo termine, tanto meno sono precise. Se il meteo è sfavorevole, sarà il caso di cambiare i tuoi piani e rimandare il tuo trekking. Ricorda, la prima regola è: rispetta la natura, non sfidarla, ci saranno occasioni migliori per il tuo itinerario.
Ora che avete in mente il percorso ed il periodo, è il momento di recuperare i propri compagni di viaggio. Specialmente se si tratta di uno dei vostri primi trekking, un viaggio in compagnia può togliere l’ansia e le preoccupazioni che caratterizzano le prime uscite. Assicuratevi di essere tutti sullo stesso livello, più o meno, o di aver scelto un percorso che vada bene anche alla persona meno in forma del gruppo: il trekking di gruppo è meraviglioso solo se tutti possono apprezzarlo.
Bene, abbiamo tutto pronto, ora capiamo cosa serve per partire.
IL VESTIARIO
Sarà la moda, ma in giro si vede gente che compra vestiario costosissimo e super-tecnico per fare il giro dell’isolato.
Non serve spendere soldi per un abbigliamento all’ultima moda, le regole sono semplici:
- vestirsi a cipolla (aggiungete strati e non sostituite)
- le scarpe sono fondamentali
- risparmiate su tutto quello che volete, ma non sui calzini da ricambio
- la giacca a vento deve poter stare sopra tutto il vestiario (non compratela attillata alla moda)
- saranno ridicoli ma i pantacollant sono fondamentali da indossare sotto i pantaloni
Ecco una selezione di indumenti con ottima qualità/prezzo.
1. ZAINO
Per il 90% dei cammini vi basta uno zaino da 30/40 litri, questo è comodo e con tutti le tasche necessarie per avere a portata di mano qualsiasi cosa vi serva. Ha incluso il proteggi zaino impermeabile se doveste incontrare pioggia nel tragitto.
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2. SCARPE DA TREKKING
Lo strumento fondamentale per la vostra camminata: le scarpe adatte al trekking. Il consiglio più grande è quello di camminarci un po’ prima di intraprendere il trekking.
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3. ASCIUGAMANO IN MICROFIBRA
Occupano poco spazio in valigia e garantiscono la massima igiene con una rapida asciugatura. Gli asciugamani in microfibra possono rivelarsi degli alleati fedeli.
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4. GIACCA A VENTO
Fondamentale sia per il vento che per la pioggia, la giacca a vento va sempre indossata. Ricordatevi che durante un trekking il tempo può cambiare in pochissimi minuti.
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5. PANTALONE TECNICO
Non è detto che non si possa fare un ottimo trekking in jeans. Personalmente consiglio un buon pantalone tecnico che sia leggero e che resista alle intemperie.
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6. CALZINI IMPERMEABILI
Una buona quantità di calzini da portarsi dietro è fondamentale per evitare vesciche e dolori vari ai piedi. Questi calzini, oltre che di ottima fattura, sono anche impermeabili.
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GLI ACCESSORI
Dopo aver scelto e acquistato con molta cura il vestiario per il nostro trekking, possiamo iniziare a pensare agli accessori che ci serviranno durante il percorso. Molti di essi magari non verranno mai usati, ma averceli dietro (nel limite dello spazio nello zaino) è una sicurezza per il viaggio.
Ecco il nostro elenco.
1. COLTELLINO SVIZZERO
Tanto versatile quanto piccolo, il coltellino svizzero è un accessorio indispensabile. Utile per aprire una bottiglia, così come per tagliare, è importante ricordare, tuttavia, che in caso di viaggi in aereo esistono delle regole rigide in materia di sicurezza, ragion per cui potreste avere difficoltà ad imbarcarlo.
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2. KIT DI PRONTO SOCCORSO
Per essere sempre pronti ad ogni evenienza portarsi dietro un kit di pronto soccorso è importante e consigliato.
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3. SACCO A PELO
Per le notti in esterna o anche per dormire nei letti degli ostelli (magari con poca igiene), il sacco a pelo va sempre portato con sé.
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4. KIT DA CUCINA
In assenza di locande, ecco un kit contente tutto il necessario da usare come fornello da campo. Pentole, presa per gas (la bomboletta va acquistata separatamente) e piatti.
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5. TORCIA FRONTALE
La maggior parte dei cammini inizia all’alba. Si cammina fino a dopo pranzo e poi ci si riposa, in alcuni periodi dell’anno è necessario partire con una torcia frontale per illuminare il percorso ed avere sempre le mani libere.
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EXTRA
Avete tutto ora l’indispensabile. Vi è rimasto ancora posto nello zaino?
Ci sono degli articoli che allora potrebbero interessarvi per un cammino personalizzato e “comodo”.
Questi sono quelli che abbiamo scelto per voi.
1. POWERBANK (ALIMENTAZIONE AD ENERGIA SOLARE)
Non è possibile muovere un passo senza avere il nostro smartphone al cento percento della sua carica. Per non restare mai scollegati, l’ideale è portare con sè un caricabatterie da viaggio, magari alimentato ad energia solare: è ecologico e sempre pronto ad entrare in azione!
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2. BUSSOLA
Ognuno ha un telefonino con GPS per orientarsi, ma per vivere l’esperienza da vero trekking, ecco una bussola per ritrovare sempre la via giusta.
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3. DIARIO DI VIAGGIO
Camminare libera la mente. Sia se lo fai che in compagnia che da solo, avrai tantissimi momenti per pensare. Avere con sé un diario di viaggio ti aiuterà a raccogliere tutti i tuoi pensieri.
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4. MACCHINA FOTOGRAFICA COMPATTA
Durante il cammino la natura si rivelerà nella sua completa bellezza. Se non ti basta lo smartphone per fotografarla e se portarti la tua reflex è un peso troppo eccessivo, ti consigliamo una macchina fotografica compatta dalle funzioni più evolute.
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