Un viaggio che si rispetti ha dei momenti morti, delle situazioni in cui vuoi la stanchezza, vuoi la mancanza di stimoli intorno ci si ritrova a girarci i pollici senza nulla da fare. Su di un aereo, dentro al letto o semplicemente su di una panchina nella città più remota del mondo è consigliato avere con sé qualcosa da leggere. Ecco a voi i libri da viaggio che non dovrebbero mai mancare dentro uno zaino quando si parte.
Questi che seguono sono i libri da viaggio che io preferisco. Uno di questi sarà sempre nel mio zaino quando parto. Uno a rotazione. L’elenco sarebbe lunghissimo e mai completo. Altro punto sul quale lotto: so perfettamente che durante un viaggio più si è leggeri meglio è, la moda dell’ebook ormai prende piede in maniera esponenziale, ma io sono un conservatore del libro cartaceo. Toccare con mano la carta stampata non potrà mai sostituire la possibilità di avere 30 libri su di un dispositivo leggero ed unico. Consiglio di portarvi dietro il cartaceo: potrete sottolineare, prendere appunti affianco le frasi che in quel momento del viaggio vi rappresentano di più e una volta tornati riassaporare qui momenti. In fondo, siamo onesti, quanti libri vorreste leggere durante un viaggio?!
Jack Kerouac – On the Road
Il libro da viaggio per eccellenza! Se non lo avete ancora o è rimasto a prendere polvere sui vostri scaffali, è arrivato il momento di leggerlo. Pubblicato nel 1957 prende spunto dall’enorme quantità di appunti che Kerouac aveva scritto durante tutti i suoi viaggi, quei viaggi che segnarono la nascita della Beat Generation, il sogno americano vissuto “on the road”. Sal Paradise, pseudonimo di Jack Kerouac, è il protagonista e narratore di una serie di viaggi in autostop, in auto e in autobus, della famosa società Greyhound. Sal è uno studente cresciuto nell’Est che ha aspirazioni letterarie e conosce Dean Moriarty a New York.


Italo Calvino – Le città invisibili
Qui entro nel personale…il libro più bello che abbia mai letto! La narrativa di Calvino che utilizza la tecnica della letteratura combinatoria porta ad una sorta di raccolta di descrizioni di città che sfociano spesso nel racconto filosofico, nella metafora e nello stereotipo del narrare in senso fantastico-allegorico. Sono racconti scritti in periodi e in stati d’animo diversi, legati e trasformati in libro con il pretesto del racconto di Marco Polo al Kublai Kan. Il lettore ha quindi la possibilità di “giocare” con la struttura dell’opera, scegliendo di seguire un raggruppamento o un altro, la divisione in capitoli o in categorie, o semplicemente saltando da una descrizione di città a un’altra.
Bruce Chatwin – Le vie dei canti
390 pagine da leggere tutte di un fiato. Lo scrittore-viaggiatore Chatwin questa volta ci accompagna in un lungo viaggio nel profondo dell’Australia. È un percorso di idee, una musica di idee che muove tutta da un interrogativo: perché l’uomo, fin dalle origini, ha sentito un impulso irresistibile a spostarsi, a migrare? E poi: perché i popoli nomadi tendono a considerare il mondo come perfetto, mentre i sedentari tentano incessantemente di mutarlo? Per provare a rispondere a queste domande occorre smuovere ogni angolo dei nostri pensieri. Chatwin è riuscito a farlo, attirandoci in una narrazione dove i personaggi, i miti, le idee compongono un itinerario che ci guida molto lontano.


Ernesto Guevara – Latinoamericana
Qui non c’entrano le idee politiche di ognuno di noi. Qui si parla di un lungo viaggio all’avventura. Sotto forma di narrativa il futuro “Che” raccoglie tutti gli appunti presi durante il percorso fatto insieme al suo amico Alberto Granado in sella alla “Poderosa” (una motocicletta Norton 500 M18 del 1939) e successivamente a piedi lungo l’America Latina. Gli incontri durante il cammino matureranno le idee politiche del giovane medico argentino. Nel 2004 da questo libro è stato tratto il film I diari della motocicletta.
Robert M. Pirsig – Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta
Quando si parla di un viaggio per la ricerca di sé stessi, dell’io interiore, non si può fare a meno di leggere questo romanzo datato 1974. È una sorta di autobiografia di un viaggio (a metà fra il reale e il metaforico) in cui l’autore e il figlio Chris attraversano in motocicletta gli Stati Uniti dal Minnesota alla California. Il doppio ruolo del libro, da una parte si parla di un viaggio on the road a cavallo di una moto, dall’altra si viene immersi in riflessioni filosofiche sul tema della capacità della Ragione a comprendere gli eventi scientifici e umani, riescono a far scorrere tutte le pagine senza troppa noia tra escursioni su Socrate, i Sofisti, Platone, Einstein, Hume, Newton, Kant, Hegel, Poincarè, Lobacevskij e Lao Tsu.


Tiziano Terzani – Un altro giro di giostra
L’ultimo libro di Tiziano Terzani. Un capolavoro sui viaggi che hanno accompagnato gli ultimi momenti di vita del giornalista fiorentino. Alla terribile scoperta di avere un cancro, Terzani reagisce come ha sempre fatto: si mette in viaggio. Parte la sua ricerca nel mondo di una cura per la sua malattia tra la medicina tradizionale e alternativa; il viaggio lo porta dapprima a New York e in un centro della California; segue un lungo girovagare per l’India, compresi tre mesi passati da semplice novizio in un ashram. E poi le Filippine, ancora gli Stati Uniti (a Boston), Hong Kong e la Thailandia. Infine, il ritorno nella quiete della regione himalayana, dove Terzani ha deciso di ritirarsi a vivere per molti mesi dell’anno. Ben presto però questa ricerca si trasforma in una ricerca di sé, in un viaggio interiore, alla ricerca delle radici divine dell’uomo e alla “scoperta” della “malattia che è di tutti: la mortalità.”
Se pensate che ci siano altri libri da viaggio o volete parlare del vostro preferito, lasciate un commento qui sotto. Ogni suggerimento è sempre ben accetto!